23 luglio 2007

Io penso di si, però...

Tra "essere un blogger" e "avere un blog" ci passa la stessa differenza tre bicicletta e ciclismo.
Parole già apparse su queste pagine binarie, dove il treno di 1 e 0 corre veloce, attraversando praterie e città ormai scomparse che si ritrovano solo sulle cartoline della biglietteria all'ultima fermata.
Gli inglesi utilizzano 2 termini per distinguere la gente: "management work" o "running work".
E se uno stupido povero è uno stupido ma uno stupido ricco è uno ricco, è anche vero che un tamarro in ferrari resterà sempre un tamarro. e basta.
Quindi, se è vero che c'è un disegno, ed è vero, allora ciò che conta non è il viaggio come mille cantantoruncoli da strapazzo vorrebbero farci credere. No, ciò che conta è la meta. E la nostra vita è esattamente la distanza da colmare tra il puntino rosso sulla mappa che dice "voi siete qui" e la bandierina a scacchi del navigatore che segna l'arrivo.

2 commenti:

stoneeaten ha detto...

si si la meta... l'unica cosa incerta con cui si ha a che fare...
quindi, mi faccia capire, come posso dar peso alla meta se è per me sconosciuta. Alla fine l'unica cosa che conta è il viaggio perchè lo studi, improvvisi, perchè lotti e vinci o sopravvivi... che gusto ci sarebbe a sapere dove si arriva. Io inizio a partire (il che mi sembra già una positiva presa di posizione) poi vedo man mano che procedo, obiettivi finali pari a 0 (tanto è una specie di gioco dell'oca...ad un certo punto ti ritrovi nella casella "ritorna al via", km da fare molti.
Buon cammino...se hai una meta da suggerire però fallo perchè magari mi sbaglio io, poi al massimo un fine settimana ci penso.

Clark Kent ha detto...

sarò franco, e senza tanti giri di parole di posso dire che, dal canto mio, la meta l'ho intravista più o meno 3 anni fa.
Ripeto, le strade possono essere diverse e bene o male vanno sempre bene; ma la meta è quella, c'è poco da fare.