Alcune doverose precisazioni
Oggi c'è il Family Day: e se nessuno ha preso a sprangate la fiumana di culatoni in parata durante il gay pride, non vedo perchè ora certi comunistelli ben pensanti si debbano stracciare le vesti organizzando contro manifestazioni e sommosse finto-liberali.
A questo proposito, merita un plauso la scelta del corriere.it che nell'articolo parla di "grafico 2, l'altra piazza" riferendosi al family day, quasi fosse stato organizzato per contromanifestare all'ateismo dello stato invocato in piazza navona.
Aspetta, ma non è il contrario? Boh.
Da quest'ultima considerazone parte, inevitabile, un'altra precisazione.
Che l'ignoranza della gente non abbia limiti, questo si sa; però, per aiutare i vari Bonino, Boselli, Pannella, Chiambretti, Fo e compagnia bella (?) a smettere di usare termini a sproposito, è bene riportare alcune definizioni della lingua italiana:
LAICO:
La parola laico viene dal greco λαϊκός, laikós - uno del popolo, dalla radice λαός, laós - popolo. Il termine ebbe in origine un uso esclusivamente religioso: riferendosi ai fedeli di una religione, veniva usato (e, nel suo senso proprio, viene usato tuttora) per indicare colui che, pur professando un dato culto, non è appartenente alla gerarchia del suo clero. L'insieme dei fedeli laici è detto laicato.
Recentemente il termine laico sta passando ad assumere il significato di "non credente", e quindi agnostico o ateo, benché quest'uso, non registrato dai dizionari, sia errato.
FAMIGLIA:
L'articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo afferma: La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
L'articolo 29 della Costituzione Italiana afferma: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Quindi, la prossima volta che rompete i coglioni parlando di Stato Laico, prima pensateci bene.
Quindi, la prossima volta che rompete i coglioni parlando di Famiglia, prima pensateci bene.
Quindi, la prossima volta che avete voglia di rompere i coglioni a qualcuno, prendete uno specchio, sedetevi sul divano e fate un po' quel cazzo che vi pare!
6 commenti:
E chi tocca la famiglia? Uno che si fa una famiglia ha meno diritti di prima per caso?
La famiglia è il nucleo fondante della società, che ci piaccia o no; la famiglia genera le generazioni future che lavoreranno per pagare la pensione dei genitori; dalla famiglia inizia a tramandarsi la cultura; la famiglia è la culla del futuro di un intero paese. Il problema del calo demografico e l'innalzamento dell'età media mette in seria difficoltà paesi tra i primi al mondo, come il nostro ad esempio, perchè non da certezze e solidità per il futuro.
Occorre aiutare e sostenere la famiglia in questo ruolo; ma se un nucleo originario dev'esserci, è anche vero che deve essere stabile e cosciente della sua identità.
Fin qui non ho mai parlato di Fede-Chiesa-Papa, anche se sarebbe stato facile.
Lo Stato italiano permette di creare un'unione stabile e ben defitita. E' altro si vero che, qual'ora marito e moglie non fossero più in grado di continuare questo rapporto, c'è la possibilità di rompere questo legame. Questo per dire che i vari Dico e Pacs altro non sono che un tentativo di apertura ai matrimoni gay. Né più, né meno.
Ciascuno della propria sessualità è libero di farne ciò che vuole, ci mancherebbe; ma che non mi si venga a raccontare che sul piano culturale, affettivo e cristiano sia la stessa cosa di una famiglia fondata su una scelta di impegno ben preciso chiamato matrimonio
Non mi sembra che nessuno abbia mai equiparato il matrimonio a qualcos'altro. Allora se per favore riporti le parti del ddl che si riferiscono a quello che tu affermi, poi se ne può discutere.
Inoltre, dare dei diritti in più mi sembra proprio il minimo in un paese civile. Che siano gay, che siano due nonnine che decidono di vivere insieme, che siano una badante e il nonno, che siano un uomo e una donna, ben vengano i diritti (e i correlati doveri, ovviamente!). Anzi, era ora! Concedere il miinimo di diritti civili (che poi se ne può anche discutere, perchè non caso italiano si tratta proprio di minuìimo) mi sembra una gran conquista.
Non vedo proprio che ci sia di male nel garantire a persone diverse che scelgono di vivere insieme dei diritti civili.
Se uno puoi sceglie il matrimonio e vuole sposarsi è un altro discorso. Visto che sono cose in più e non in meno, non vedo il problema. Non si tocca proprio il matrimonio, nè laico, nè cristiano.
E poi la chiesa ha proprio rotto, che si faccia un esame do coscienza e veda perchè la famiglia ha tutti sti problemi, tra omicidi e divorzi e violenze, invece eh inveire per cose inesistenti!
1) in campagna elettorale la sinistra ha fatto dei Pacs e dei diritti civili per tutti un cavallo di battaglia. Oggi, sul corriere, Fassino lo ribadisce.
2) stanno tentando di equiparare matrimonio ed unioni civili. Dire che non è vero si può anche fare, ma allora io posso dire di essere alto e snello.
3) comunque non ce l'ho con te.
4) l'alibi delle due nonnine che così si sosterrebbero a vicenda è vecchio come cavallo di troia.
5) chiedi a Grillini, o alla Bonino, o a Mussi, o a Boselli, o a Fassino qual'è il loro progetto in merito.
6) chiedi a Rutelli l'imbarazzo che questo crea nella margherita.
7) chiedi a quelli in piazza navona se vogliono preservare il matrimonio come valore rispetto ad una qualsiasi forma di unione
8) in una materia del genere mi sembra il minimo che la Chiesa dia dei riferimenti: il valore della famiglia non è di sua competenza?
9) qualsiasi cosa dica "la Chiesa" non è mica legge in Italia: quindi se uno non è daccordo perchè scandalizzarsi e parlare di ingerenza? O forse si teme che qualcuno abbia dei rimorsi di coscienza?
10) Omicidi, divorzi e violenze sono un grave problema sociale: ma una delle cause non potrebbe essere la progressiva perdita di valori in molta gente? Viviamo un mondo dove chiunque è libero di fare ciò che vuole, come e quando lo vuole senza più uno straccio di valore morale/etico/civile/religioso.
Forse il problema è che bisognerebbe parlare di più di Valori, non chiedere a chi ne parla di farlo sottovoce in sacrestia!
1) Era una parte del programma, che se ti vai a leggere costituisce credo l'1%. E comunque è importante. Diciamo più che altro che l'argomentazione è stata molto strumentalizzata dalla destra finto cattolica ipocrita e ciellina per farne una sorta di mostro contro cui combattere, un po' come i comunisti-che-mangiano-i-bambini. Ma è logico, è la legge elementare della politica: costruire un nemico per coalizzarsi e combatterlo.
2)Ribadisco: forse ti conviene leggerti il ddl prima di parlare. Inoltre il centro sinistra, come il centro destra, è costituito da diversi partiti, che non sempre sono d'accordo su questioni quali questa. E' logico che c'è chi cerca di portare acqua al proprio mulino e chi no. Quello che spero valga sempre è la legge alla fine. Quindi quello che sta scritto in essa.
3) E perchè dovresti?
4) Le due nonnine forse si, ma guardando la società odierna mi sembra che vi siano esigenze contingenti di cui è un dovere politico e civile tenere conto. Tra tutti le badanti con gli anziani, e i giovani che vivono insieme senza necessariamente sposarsi.
5)Vedi 2
6)Direi che c'è molta confusione a riguardo, e come già accaduto per altri argomenti non scientifici, ognugno ha la propria coscienza. Qui certamente non si tratta di essere o meno cattolici. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, mi sembra che la chiesa dovrebbe proprio avere attenzione alle persone svantaggiate. E concedere diritti civili cercando di interpretare la società moderna mi sembra sia sacrosanto.
7) Ribadisco, e chi tocca il matrimonio? i cattolici e non, tutti coloro che intendono sposarsi non perdono nulla. il discorso in sè proprio non sussiste nemmeno. I cattolici possono andare avanti nel credere nei loro valori e nel matrimonio, e anche i laici che intendono sposarsi in comune. Che problema c'è? Nessuno sta disgregando il matrimonio. Forse allora è la chiesa che è in crisi in questo senso? Perchè allora tanto rumore per nulla? Forse si torna alla strategia politica: creare un mostro per dimenticarsi dei veri problemi e cercare di coalizzarsi?
Ovviamente in tutto ciò, il nano del circo è quello che continua a tirarci su il morale e farci ridere allegramente nella sua ipocrisia!
mi preoccupa la perdita:
- di valori
- del senso civico
- del senso di comunità
- dei rapporti interpersonali
- del rispetto verso la Chiesa da parte dei non cristiani
- del rispetto verso la Chiesa da parte dei "cristiani a modo mio"
- del rispetto verso la Chiesa da parte dei "cristiani, si ma in questo la Chiesa non c'entra"
- di una cultura comune e condivisa
- del senso di appartenenza
- delle tradizioni
- del senso di bene e male
Mi preoccupa l'avanzare:
- del buonismo
- del pacifismo e non della pace
- della falsa libertà
- dell'ipocrisia
- dell'equiparazione di tutto
- del permessivismo ad oltranza
- dell'idea che tutto va comunque bene e tutto si può sempre fare
- dell'indifferenza se "non tocca il mio giardino"
- dell'indifferenza per la strada
- dell'indifferenza e basta.
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