E quattro passi sugli ottomila

che poi a me, che piace del blog, è che ci faccio quello che mi pare.
Oggi ho da scrivere, lo faccio.
Ieri non avevo niente da dire che valesse più del silenzio, sono stato zitto.
Mi piace leggere gli altri, ascoltarli e cercare di immedesimarmi per capirli in quel momento.
Mi piace iniziare la giornata con la sorpresa di un nuovo post sui vostri o di un commento sul mio.
Ma non è una ragione di vita. Né tantomeno La vita, con la elle maiuscola.
Esperimenti sociologici a parte, il blog non ha caratteristiche e, a mio modo di vedere, non ha connotazioni.
Si potranno fare categorie o gruppi, ma dire che tutti i blog sono questo o quello chi lo può fare?

Il blog è un pacchetto di Pongo che ognuno è libero di prendere e farci quello che vuole, quello che la fantasia gli dice. Sul pacchetto mica c'è scritto cosa devi costruire, quello lì si chiama Lego ed è un'altra cosa. E non puoi nemmeno prendertela con uno che ci ha fatto un elefante rosa o una macchinina gialla, perchè ne ha tutto il diritto.
Badate bene però: Pongo, non Das!
Perchè, a differenza del Das, rimane sempre modellabile e plasmabile fino all'ultimo; gli dai una forma, poi la cambi, la migliori, la aggiorni, la colori e la fai tornare come prima ogni volta che vuoi.

Il mio blog è di Pongo giallo.
Quando sarò più grande magari giocherò col Lego.
Per ora mi diverto così.