Photosintesi clorofilliana
In questi giorni avrei voluto avere sempre con me la macchina fotografica.
Avrei raccontato di bambini che ricominciano a sorridere come solo loro sanno fare, che si perdono con la fantasia mentre giocano con un trenino di legno, che leggono un libro e riconoscono gli animali ripetendo i versi, che si stupiscono di tutto quello che vedono.
Avrei raccontato di biglietti di auguri troppo lunghi per essere letti ed altri che con poche parole riescono a commuoverti.
Avrei raccontato di amici incontrati e di sguardi e situzioni vissute al di là del buonismo che a natale è d'obbligo.
Avrei raccontato di quando sono i regali a farsi scegliere perchè vedendoli dici: "Ecco, questo è per...".
E poi vorrei saper fotografare le sensazioni.
Il calore di un pranzo coi nonni che ti raccontano di gente che non conosci.
Il semplice chiaccherare con dei nonni, stavolta non tuoi, o almeno non ancora, ma non come un peso, no, perchè è bello passarci del tempo.
Uno sguardo, delle parole, un'intesa, una battuta.
Il sentirsi a casa, sia qua che là.
La bellezza di un regalo pensato per te.
Un caffè alla mattina.
Un caffè questa mattina, prima di andare al lavoro:
"Grazie!"
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