Tu quanto dovresti guadagnare?
Un commento e un'incazzatura sul lavoro oggi mi hanno fatto pensare al titolo di questo post.
Mi sono domandato più volte quale sia la discriminante che porta ad avere stipendi da fame piuttosto che a 4 zeri mensili.
Non ho trovato risposta, ma vi racconto i pensieri...
Partendo dalla cifra simbolica di riferimento di 1.000 € mensili ecco le diverse teorie elaborate:
Ipotesi n°1: si guadagna in base alla fatica.
In altre parole un raccoglitore di pomodori porta a casa 1.400 €, un postino 450 € e un bidello paga alla scuola 200 € circa.
Però questa tesi non premia i sacrifici di chi ha studiato di più ed "ha investito" di più sul suo futuro. Quindi la scartiamo.
Ipotesi n°2: si guadagna in base al titolo di studio.
Quindi un operaio generico incassa 500 €, un impiegato base 1.000, un laureato in qualsiasicosa-che-faccia-qualsiasicosa 2.500 € e col master 5.000 €. Più i benefit.
Morale della favola: studiate gente, meglio al sud che è più facile, e poi fate gli impiegati in posta che la vita è bella.
Ma grazie a dio non è così. E anche questa è da scartare.
Ipotesi n°3: viene premiata la produttività.
Non male, vale la pena soffermarsi su questo concetto: se io col mio impegno aiuto l’azienda a crescere è giusto che sia premiato. Al contrario, se mi tengo in tasca il mio talento, è giusto che mi venga tolto anche quello.
Beh, mi sto auto convincendo! Sono quasi per quest’ultima teoria.
Vediamo se ce ne sono altre, poi decido…
8 commenti:
Interessante.
LA MIA IPOTESI
Diciamo che si può partire dalle responsabilità/capacità/impegno-ore di lavoro.
Un operaio generico porta a casa 1200 Euro/mese. Responsabilità limitate, 8 ore di lavoro (pesante e o leggero in base ai carichi di lavoro delimitati per legge).
Un impiegato (laureato o non laureato) porta a casa dai 1200 ai 2000 euro. Molto dipende da ore di lavoro/capacità e responsabilità.
Di solito limitate all'inizio. Lo stipendio non altissimo è dovuto al fatto che sopra si ha sempre un capo, che si fa carico delle responsabilità.
Un responsabile/manager/capo.
Lavoro meno pesante fisicamente, ma più stressante. non solo ha responsabilità sul suo lavoro, ma si carica delle responsabilità dei propri collaboratori. Il capo, può non essere preparatissimo a livello tecnico, ma riesce a coordinare il lavoro dei propri collaboratori in modo da farlo risultare efficiente.
Operai specializzato.
L'operaio specializzato, si è distinto dalla massa.Inoltre esegue lavori che ben pochi possono fare. L'operaio specializzato vende caro ciò che fa. Lavora 10 minuti. Ma solo lui poteva farlo. Lavora male, Responsabilità sua.
Il dottore. Se sbaglia una diagnosi si può andare nel penale.
Responsabilità altissima. Stipendio: ALTO.
Non si può pagare in base all'impegno, in quanto non misurabile. Non si può pagare in base ai risultati, del tipo mi sbatto ci provo, ma non riesco per motivi esterni: risultato niente stipendio??
Ma questa idea può essere incentivante.
Condivido mio caro. Estenderei agli stipendi più alti come politici e general manager l'ultima delle tue ipotesi: se lavori bene e porti migliorie/guadagni ti paghiamo, altrimenti no. Alto stipendio = alta responsabilità = alta pretesa!
Ci sarebbe l'opzioni autoimpiego(Leggi=mimettoinproprio). Forse qui
titoli, impegno, responsabilità, competenza e aggiungo, fortuna, convivono in un mix affascinante...quando smettero di fare il politicante/dirigente/impegato aprirò una bella edicola a Milano..
Tutti si è passati per la fase Apro-un-bar-nuovo-come-non-ce-ne-sono. Ma il m'impiego è troppo faticoso. Almeno prima dei 35...
No scusa, l'edicola è un'altra storia. Vuoi mettere la bellezza di leggere tutto quello che vuoi durante la giornata di lavoro? e poi pensa alle implicazioni web (tipo: www.edicoladicirano.it). Il vecchio Hangoover con il quale condivido il sogno e il sangue avrebbe anche pensato ad una chatroom sul porno del tipo "l'angolo del proibito" oppure "visti per voi" con le recensioni. Stupendo!!
lungi da me fare il guastafeste, però ho un amico della mia età che ha un'edicola a Olginate: apre alle 6 e chiude alle 19.30. Sempre. Le ferie le deve chiedere (essendo un servizio di pubblica utilità) e non è detto che gliele concedano!
Meditate gente, meditate...
Conosco il promblema, mio suocero è stato edicolante per un certo periodo della sua vita. La cosa però non è che mi spaventi più di tanto...magari poi ci si mette in due.
ti dirò, mi affascina la professione. Anche solo la parola "edicolante" evoca suoni e colori d'altri tempi.
E comunque dev'essere straordinario conoscere tutte le uscite delle più disparate raccolte settimanali!!!
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