Un anno di Eventi
2 l'hanno già fatto. Un'altra tra tre settimane.
Parlo di coppie. Di amici naturalmente, che si sono o stanno per sposarsi.
Ci pensavo distratamente e mi rendevo conto che sarò stato a più matrimoni quest'anno che nel corso di tutti i restanti 24 anni e 1/2.
Bello. Anzi, di più: coinvolgente, emozionante.
Andare al matrimonio di un parente è diverso. A meno che non sia tuo fratello lo sposo, è naturale un po di estraneità (nel senso buono s'intende). Sei un nipote, un cugino, un moroso della cugina, un cognato della sorella della nipote di secondo grado da parte di padre... ... ...
Se sei un amico è diverso. Sei invitato perchè tra te e lui (o lei) c'è un legame che non è la lontana parentela della serie "a Natale se ci siete passiamo un salto a farvi gli auguri", con classica bottiglia di superalcolico di cui ne hai pieni gli armadietti... e non solo quelli.
Diciamo la verità: andare al matrimonio di un amico è più bello.
Quatro amici, dicevo, l'hanno appena fatto, due tra poco. Altri già si intravedono.
E mentre penso a che cravatta abbinare al completo di lino blu scuro, il pensiero va ad un'altro amico che domani, di sabato come vuole la tradizione, sarà in chiesa per quello che scherzosamente mi piace definire "un matrimonio... col Signore".
Anche quì mi scopro a dire: "Che bello!".
Grazie (don) Cri per il cammino di questi anni.
Auguri di Cuore!
G.
1 commento:
Data l'ora e l'azataccia che ci attende metto on line semplicemente una poesia scritta pensando a don Cri:
Imprevedibile sostanza
apre la via amorosa
sostiene e canta
il vino
il pane
l’Uomo.
Danza che si espande
grazia di un popolo,
afflato di bene,
sostiene e canta
vivo
Cristo.
Tu sei sacerdote.
Per sempre.
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