21 settembre 2005

una domanda:

Vi siete mai domandati quand'è che si scrive il proprio testamento?
Io si, ma ho fatto fatica a trovare una risposta.
Da vecchi, quando si sente che ormai si avvicina la fine? Bah, roba da film americano. E poi se schiatti quando non te l'aspettavi? Vuoi mettere che giramento?

Insomma, non è mica facile sapere il momento giusto.

Tranquilli, non sono malato né pazzo (non più del solito). Anzi, sono decisamente Felice!

Uno ridendo dice che lascerà i rinvii a questo, le foto a quest'altro... Può sembrare delirante, ma scrivere il proprio testamento, oltre che divertente, ti fa pensare alle persone importanti della tua vita ed a ciò che hai da lasciar loro, non solo materialmente...

Ridendo e scherzando l'ho scritto... 2 paginette in Word, mica tanta roba, però l'ho fatto.


Vi chiedo ora una cortesia molto pratica: se dicessi ai miei ciò che vi ho appena confidato mi guarderebbero più stranamente ancora da quanto già non facciano in questo periodo.
Per questo motivo voi fidati Blogger siete gli unici a sapere di questa cosa. Nel caso dovesse servire e... come dire... io non potessi essere molto d'aiuto... dite con i dovuti modi ai miei di cercare nella cartella "Giachy Casa"nel PC di casa il file The Last Will



Vi lascio con le parole del grande Enzo:

"Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale
per vedere se la gente poi piange davvero
e scoprire che e` per tutti una cosa normale
e vedere di nascosto l'effetto che fa
Vengo anch'io?
No tu no
Vengo anch'io?
No tu no
Vengo anch'io?
No tu no
Ma perchè?
Perchè no."

4 commenti:

jS ha detto...

Scelta azzeccata. Che vuol dire più di quel che pensi. Sul tuo futuro, e sul tuo presente. Grande!

L'argomento non è facile, eppure è importante guardarsi negli occhi e chiedersi quele orizzonte dare alla propria vita. L'ho già domandato qualche giorno fa e mi sono preso un po' di tempo per rispondere.

Guardarsi e dirsi: "cosa succede se muoio? tu cosa fai? e se muori tu? io cosa faccio, come vivo?". Prima o poi si ariva a dirselo. Con il groppo o il sorriso forzato. Ma ce lo si dice.

E la risposta è dannatamente difficile. Perchè non vuoi sottovalutare nessuno, nè passare per ingenuo o per ansioso.
Immagini il tuo funerale e ti chiedi: "Qual'è il senso di ciò che sto vivendo ora?". O meglio - come mi disse un amico qualche tempo fa -"il senso che dai alla tua vita è il senso che dai alla tua morte".

Ok, potrebbe essere che il discorso vada troppo lontano. Come successo una notte da Tonino. Una provocazione e...fran (dico fran...)si parla di Tutto.
Voglio prenderla come un gesto di amore. A un certo punto, quando me la sono sentita, ho scritto due pagine per dire quello che ho Ricevuto e quello che posso aver Dato, quello che mi è stato perdonato e quello che non ho avuto il coraggio di perdonare. Quello che avrei voluto e quello che ho potuto. Quello che Sono e quello che Siamo.
Bello. Grazie

laBreva ha detto...

allegria...

e pensare che tutto nasce da una serata fermi a guardare il mare con un braccio ingessato...

dopo una battuta detta al tavolo in pizzeria!!!

lB

Clark Kent ha detto...

ncs... come direbbe il Lele.

scrivere il proprio testamento, come ho già spiegato, ti aiuta a prende coscienza di dove sei e di ciò che hai intorno a te.

Provate, poi mi saprete dire...

Gift ha detto...

Ammazza oh, c'hai preso gusto...si scherzava immagino!!!
Se non sei convinto del notaio e non ti fidi, i 2000 euri li puoi dare a me e ti faccio anche i ritocchi con photoshop, una cosa artistica;-)